Editori della Peste
La Fabbrica dell'Esperienza, Via Brioschi 60, 20141 Milano. Email fe@fabbricaesperienza.it, tel. 02.78.62.44.38

sabato 14 giugno 2014

Wicks
Lumicini



Scarica la rivista del Circolo Pickwick con i racconti e le poesie dei partecipanti ai laboratori di scrittura   
Pubblicato da Luigi Maffezzoli alle 09:36 Nessun commento:
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Creata nel 1995 dalla Comuna Baires, la Piccola casa editrice indipendente è a cura dei Soci del Circolo Pickwick e pubblica testi creati ed elaborati dagli allievi del Laboratorio di Scrittura. Negli anni ha prodotto più di 80 pubblicazioni. È specializzata in pubblicazioni di Teatro (Drammaturgia e Testi formativi), Cinema (Sceneggiatura) Narrativa (Racconti e Romanzi) e Poesia.

Il nostro manifesto poetico

Anno 1720 La peste si diffonde a Marsiglia. Le autorità e l’opinione pubblica negano l’esistenza della malattia, che in breve si impadronisce dell’Europa.
Due secoli dopo, Antonin Artaud elegge questa epidemia come esempio di situazione-limite, in cui la Norma è sconfitta dalla consapevolezza che ogni attimo potrebbe essere l’ultimo: i gesti non sono più prevedibili; le parole sono pesanti come pietre.
Anno 1945 La bomba atomica sganciata sul Giappone si porta via il passato insieme con il futuro. Le radiazioni intaccano il patrimonio genetico: i figli dei figli ne subiranno le conseguenze.
Di qualche anno più tardi sono gli esperimenti riguardanti un’altra bomba, in grado di annientare solo gli esseri viventi, risparmiando gli edifici.
Anno 1973 I colletti bianchi superano le tute blu. È la fine di un’epoca. Un profeta solitario denuncia l’espandersi di una malattia in grado di contagiare anche coloro che la combattono e di annientarli dentro. Identificando il morbo con la "borghesia", intesa non come classe sociale ma come modo di pensare, Pasolini svela il tramonto di una cultura: l’incomprensione dei contemporanei è sintomo del manifestarsi di una nuova selezione naturale.
Anno 1983 In Africa è segnalata una nuova malattia, che distrugge le difese immunitarie; dai viaggiatori è portata nel Primo Mondo. In un primo momento si pensa che solo alcune categorie "devianti" siano a rischio: così il morbo si diffonde in tutti i paesi occidentali, favorito dall’inconsapevolezza. La malattia si trasmette attraverso il sangue: i figli dei figli ne subiranno le conseguenze.
Anno 2002 La peste si è ormai totalmente impadronita dell’Europa. La nuova peste risparmia i corpi, che continuano così ad essere utilizzati nella produzione, ed attacca il pensiero e le pulsioni. Le nuove generazioni nascono già appestate, senza avere mai sperimentato l’assenza della malattia: la peste appare quindi non come un malessere, ma come il modo più naturale d’essere. Così, viene vissuta come normale una situazione in cui tutti i parametri che avevano retto il vivere civile fino a quel momento sono saltati. Questa inconsapevolezza rende la malattia incurabile.
Ma un folle poeta estinto ha indicato la peste come il terreno di coltura ideale per la distruzione della Norma, per la nascita di gesti creativi, quindi per l’arte. Preso atto della situazione-limite in cui vivono, gli appestati sanno che non hanno nulla da perdere in essa fuorché le loro catene.
E hanno un mondo da guadagnare.


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